Alla terza ora di baby sitteraggio dei miei due nipotini maschi di 6 e 4 anni ho cercato una pausa di riposo. Ho messo il DVD del film a cartoni animati "Spiderman: scontro finale".
Nel film succede questo: J. Jonah Jameson, direttore del Daily Bugle, ha anche una poltrona nel consiglio d'amministrazione della Oscorp, forse è addirittura azionista.
Dopo un po' di tempo il Daily Bugle esce con uno scoop in prima pagina: la Oscorp produce armi chimiche.
Il giorno dopo in consiglio di amministrazione della Oscorp scoppia il casino, tutti incazzati, se la prendono con JJJ, seduto allo stesso tavolo, il quale reagisce indignato: "Che volete? Prima di tutto sono un giornalista io".
Fico, eh? Il conflitto d'interessi non esiste, se una persona ha una moralità d'acciaio. Fidatevi. I giornalisti sono tutte brave persone integerrime. State tranquilli.
Così mi sono ricordato una cosa: quando ero piccolo guardavo sempre Star Trek, in tutte le sue forme e serie diverse. Lì era spiegato molte volte come l'umanità avesse raggiunto l'armonia, la pace e la prosperità grazie all'unificazione di tutti gli Stati del pianeta, al raggiungimento del governo mondiale.
Era una bella idea, molto rilassante. Neri, gialli, rossi, tutti insieme a remare sulla stessa barca, finalmente fratelli.
Ci ho ripensato ieri, dopo aver visto come JJJ risolveva i suoi problemi, perché è da un po' di tempo, dalla dichiarazione di Tremonti a Porta a porta (il manipolo di illuminati che hanno spinto la globalizzazione negli anni '90), che mi capita di imbattermi in riferimenti al Club Bilderberg, alla Trilateral, al CFR, e al nuovo ordine mondiale.
E mi è venuto un dubbio: non è che tante volte, fin da piccoli, ci hanno addestrato a pensare che fosse una buona cosa, questa faccenda dell'unificazione mondiale?
Perché prima pensavo che l'industria dell'intrattenimento generasse solo tanti profitti. Poi ho cominciato a capire che produceva anche distrazione di massa. Adesso mi viene il dubbio se per caso non produca anche idee, idee che qualcuno desidera, idee che diventano piattaforme di consenso per il lancio di politiche future. Idee che ci inoculano da 50 anni.
E' solo un dubbio, eh.
Ma sapete com'è, avendo ucciso il mio televisore da qualche mese, ho molto tempo da lasciare libero per i dubbi. Sono divertenti, portano in un sacco di posti, fanno un gran casino, ti esasperano e ti fanno scoprire nuove prospettive. Un po' come quei due teppisti di 6 e 4 anni a cui faccio il baby sitter ogni tanto.
mercoledì 21 maggio 2008
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