C'era una volta un paese in cui divenne presidente un uomo speciale.
Era molto ricco, ma non molto alto.
Aveva le orecchie grosse e i capelli fini.
Conosceva un sacco di barzellette ma non stava simpatico a tutti.
C'era però un problema, quest'uomo aveva fatto molte cose nel corso della sua lunga vita ed era presidente di molte aziende e attività, oltre ad essere presidente del paese.
Per cui ogni volta che faceva una dichiarazione non si sapeva bene se la faceva come presidente della squadra di calcio, presidente della società editoriale, presidente diretto e indiretto di tutte le televisioni del paese, presidente della società assicurativa, presidente della società costruttrice, presidente della società cinematografica, o presidente di altro ancora che non stiamo qui ad elencare tutto, se no questo non sarebbe un racconto ma un romanzo.
C'erano quindi molti equivoci, smentite, fraintendimenti, correzioni, distinguo, interpretazioni.
Per mettere fine a tutto ciò, che poteva generare confusione e disordine nel paese, l'uomo speciale pensò a una soluzione semplice ma efficace.
Chiamò il suo sarto di fiducia e si fece fare dieci giacche nuove, tutte doppiopetto, che a lui gli piacevano così.
Avrebbe indossato quella blu quando si esprimeva in qualità di presidente del paese.
Quella rossa quando veniva intervistato in quanto presidente della squadra di calcio.
Quella grigia a puntini neri quando parlava come presidente delle televisioni.
Quella bianca a strisce nere quando era presidente della casa editrice.
Quella grigia metallizzata quando era presidente della raccolta pubblicitaria.
Quella verde quando era presidente paladino del nord operoso.
Quella arancione quando era presidente della società di assicurazioni.
Quella gialla quando era presidente simpatizzante del sud fantasioso.
Quella rosso mattone quando era presidente della società costruttrice di palazzi.
Una giacca era rimasta bianca a disposizione di nuove eventuali presidenze.
Quando invece si esprimeva come privato cittadino si era convenuto che restasse in maniche di camicia, più informale.
Il sistema funzionò abbastanza bene. L'unico fastidio era che doveva andare sempre in giro con questo armadio pieno delle dieci giacche e con il sarto che le curava, le teneva sempre in ordine e lo aiutava ed essere lesto nel cambiarsele. Perché i giornalisti spesso passavano da un argomento all'altro e lui c'aveva pochi secondi per passare da una giacca all'altra.
Con il passare dei mesi l'uomo speciale si affezionò a questo stratagemma, alle sue giacche, ai continui cambiamenti di abiti di scena; in effetti a lui il teatro era sempre piaciuto.
Poi però successe un fatto che sconvolse per primo il sarto, poi il guardaroba, poi il presidente e infine l'intero paese.
(continua)
lunedì 9 giugno 2008
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